Ossidi di azoto NOx - NO2
- cosa sono
L’azoto, combinandosi con l’ossigeno, dà luogo a diversi composti denominati NOx che sono specie chimiche presenti in aria sia come inquinanti naturali che antropogenici.
Tra questi, i più importanti per l’inquinamento atmosferico sono l’ossido di azoto NO ed il biossido di azoto NO2. L’ossido di azoto è un gas incolore ed inodore. Si forma in qualsiasi processo di combustione in cui si impiega l’aria come comburente, per reazione tra ossigeno e azoto ad alte temperature. Circa il 10% dell’NO, una volta immesso in atmosfera, viene trasformato in biossido di azoto per azione della radiazione solare. In condizioni di forte irraggiamento, inoltre, gli ossidi di azoto partecipano a reazioni fotochimiche che originano inquinanti secondari (ozono, smog fotochimico). Gli ossidi di azoto contribuiscono alla formazione di aerosol organico secondario, determinando un aumento della concentrazione di PM10 e PM2,5. Gli ossidi di azoto contribuiscono anche alla formazione delle piogge acide e favoriscono l’accumulo di nitrati al suolo che possono, a loro volta, alterare significativamente gli equilibri ecologici ambientali.
- quale impatto ha sull'ambiente e sulla salute umana
L’NO2 è un importante inquinante dell’aria che, come l’ozono, risulta dannoso per il sistema respiratorio ed è l’unico tra gli ossidi di azoto ad avere una rilevanza tossicologica. L’esposizione a breve termine all’NO2 può causare diminuzione della funzionalità polmonare, specie nei gruppi più sensibili della popolazione, mentre l’esposizione a lungo termine può causare effetti più gravi come un aumento della suscettibilità alle infezioni respiratorie. L’NO2 è uno dei composti dell’azoto che producono effetti negativi sugli ecosistemi, come l’acidificazione e l’eccesso di nutrienti (eutrofizzazione), che può causare perdita di biodiversità.
- da cosa è prodotto
Il biossido di azoto (NO2) si forma prevalentemente dall’ossidazione del monossido di azoto (NO) che viene prodotto dai processi di combustione (centrali termoelettriche, riscaldamento, motori a combustione interna), qualunque sia il combustibile utilizzato, per reazione diretta ad alta temperatura tra l’azoto e l’ossigeno presente nell’aria. I fumi di scarico degli autoveicoli contribuiscono enormemente all’inquinamento da ossidi di azoto. Il biossido di azoto può essere originato anche da processi produttivi senza combustione, come ad esempio la produzione di acido nitrico, fertilizzanti azotati ed anche da sorgenti naturali (attività batterica, eruzioni vulcaniche, incendi).
- quali sono i limiti di legge
Il Decreto Legislativo del 13 agosto 2010, n.155 (recepimento della direttiva europea 2008/50/CE) stabilisce i valori limite, il livello critico e la soglia di allarme per le concentrazione nell’aria ambiente di biossido di azoto.
Periodo di mediazione | Valore limite |
1 ora | 200 µg/m3 da non superare più di 18 volte per anno civile |
Anno civile | 40 µg/m3 |
Periodo di mediazione | Livello critico per la protezione della vegetazione (NOx) |
Anno civile | 30 µg/m3 |
Periodo di mediazione | Soglia di allarme |
3 ore consecutive | 400 µg/m3 |
La soglia di allarme deve essere misurata per tre ore consecutive presso siti fissi di campionamento aventi un’area di rappresentatività di almeno 100 km2.
- quali sono i valori guida dell’organizzazione Mondiale della Salute (WHO)
Nel 2005 l’OMS ha aggiornato le linee guida per la qualità dell’aria in riferimento a: particolato, ozono, biossido di azoto e biossido di zolfo.
Periodo di mediazione | WHO Air quality guideline values, ed.2021 |
Anno civile | 10 µg/m3 |
1 ora | 200 µg/m3 |
1 giorno da non superare più di 3 volte per anno civile | 25 µg/m3 |